Un'antica città tra Palermo e Agrigento
Nell'antico percorso della Selinuntia odòs (l'area archeologica di Selinunte) echeggia silenziosamente il sito archeologico di Adranon. Si trova a circa 900 metri di altezza sul Monte Adranone.
Un ambiente incastonato tra le province di Palermo e Agrigento che fa da cornice a una delle aree archeologiche che hanno rivestito una notevole importanza nella storia siciliana. Le attuali rovine svelano il periodo storico (tra l’VIII e il III sec. a.C.) nel quale Adranon raggiunse il massimo splendore e poi, subì inesorabile un lento declino fino alla distruzione.
È possibile raggiungere il luogo con facilità. Sorge a circa 7 km dal centro abitato di Sambuca di Sicilia. Una volta raggiunta la vetta, oltre alla bellezza archeologica, il panorama offre una splendida immagine a 360 gradi. Si osservano i Monti Sicani e lo sguardo volge fino al centro di Caltabellotta.
Poi, la riserva del Monte Genuardo e le distese coltivate dai mille contorni colorati. La vasta area si estende sui terrazzamenti e, partendo dalle pendici meridionali si possono visitare le strutture presenti. Il sito è costituito dalle cinta murarie, la necropoli, l’area urbana, il santuario e l’acropoli.
Gli scavi hanno rinvenuto la presenza di tombe a cassa e camera ipogeica. Nel 1885 venne scoperta la Tomba della Regina risalente al VI-V sec. a.C. Una tomba a camera in conci di tufo con copertura a falsa volta e apertura preceduta da un breve dromos con accesso a pozzetto.
Sono presenti all’interno del sito anche i magazzini e la fattoria sotto la zona dell’acropoli. Durante gli scavi (anni Sessanta e dal 1985 al 1989) sono stati rinvenuti diversi frammenti ceramici, utensili di uso domestico, oggetti votivi e rituali e statuette fittili.
Un ambiente incastonato tra le province di Palermo e Agrigento che fa da cornice a una delle aree archeologiche che hanno rivestito una notevole importanza nella storia siciliana. Le attuali rovine svelano il periodo storico (tra l’VIII e il III sec. a.C.) nel quale Adranon raggiunse il massimo splendore e poi, subì inesorabile un lento declino fino alla distruzione.
È possibile raggiungere il luogo con facilità. Sorge a circa 7 km dal centro abitato di Sambuca di Sicilia. Una volta raggiunta la vetta, oltre alla bellezza archeologica, il panorama offre una splendida immagine a 360 gradi. Si osservano i Monti Sicani e lo sguardo volge fino al centro di Caltabellotta.
Poi, la riserva del Monte Genuardo e le distese coltivate dai mille contorni colorati. La vasta area si estende sui terrazzamenti e, partendo dalle pendici meridionali si possono visitare le strutture presenti. Il sito è costituito dalle cinta murarie, la necropoli, l’area urbana, il santuario e l’acropoli.
Gli scavi hanno rinvenuto la presenza di tombe a cassa e camera ipogeica. Nel 1885 venne scoperta la Tomba della Regina risalente al VI-V sec. a.C. Una tomba a camera in conci di tufo con copertura a falsa volta e apertura preceduta da un breve dromos con accesso a pozzetto.
Sono presenti all’interno del sito anche i magazzini e la fattoria sotto la zona dell’acropoli. Durante gli scavi (anni Sessanta e dal 1985 al 1989) sono stati rinvenuti diversi frammenti ceramici, utensili di uso domestico, oggetti votivi e rituali e statuette fittili.